Cosa sono i fab lab?

Un fab lab (dall’inglese fabrication laboratory) è una piccola officina che offre servizi personalizzati di fabbricazione digitale.Un fab lab è generalmente dotato di una serie di strumenti computerizzati in grado di realizzare, in maniera flessibile e semi-automatica, un’ampia gamma di oggetti.

https://it.wikipedia.org/wiki/Fab_lab

Stampante 3d

Stampante 3D

Sono come delle officine artigiane che realizzano prodotti unici adatti alle esigenze locali e personali, essi sono in contrapposizione all’industria che effettua produzioni di massa. I fab lab hanno dimostrato grandi potenzialità nel fornire ai loro utenti gli strumenti per realizzare in proprio dispositivi tecnologici. Per materializzare gli oggetti utilizzano anche stampanti 3D.

L’idea

Il concetto di fab lab nasce da un’idea del prof. Neil Gershenfeld del MIT di Boston nel 2001 dove, grazie a un finanziamento apre il Center for Bits and Atoms. L’idea è quella di un luogo dove gli oggetti nascono da macchine in grado di realizzare la loro rappresentazione digitale. I fab lab, collegati in rete, sono capaci di collaborare a distanza ed elaborare progetti in forma digitale. Un oggetto rappresentato digitalmente da un laboratorio può essere inviato a un altro, tramite la rete internet, per essere realizzato.

Le 4 regole per un fab lab

Il Center for Bits and Atoms, la Fab Foundation e la comunità dei fab lab, hanno individuato quattro condizioni da rispettare affinché il proprio laboratorio possa essere chiamato fab lab a tutti gli effetti:

  1. L’accesso al laboratorio deve essere pubblico, almeno in una parte della settimana. Ci possono essere differenti modelli di business (es. accesso gratuito o a pagamento), ma l’accesso deve essere pubblico, meglio se gratuito in alcuni momenti, per poter dare accesso a tutti.
  2. Il laboratorio deve sottoscrivere e mostrare la Fab Charter, il manifesto dei FabLab, all’interno del proprio spazio.
  3. Il laboratorio deve avere un insieme di strumenti e processi condivisi con tutta la rete dei FabLab. L’idea è che un progetto realizzato a Roma possa essere riprodotto facilmente in tutti gli altri laboratori, quali che siano i loro paesi e continenti. Esiste una lista che definisce le tipologie di macchinari, strumenti e componenti, ma è possibile adottare macchinari e strumenti anche di altre marche. Altri strumenti e macchinari possono essere aggiunti, la lista definisce solo le tipologie di strumentazione minime.
  4. Il laboratorio deve essere attivo e partecipe della rete globale dei FabLab, non può isolarsi né entrare in competizione ma deve collaborare con gli altri laboratori.

http://www.chefuturo.it/2014/12/cose-un-fablab-nel-mondo-e-4-regole-per-definirlo-e-viverlo-al-meglio

Bibliografia:

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