Creare un repository (archivio) per la didattica

L’Animatore e il Team digitale garantiscono … nel rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali e adottando misure di sicurezza adeguate, la creazione e/o la guida all’uso di repository, in locale o in cloud rispetto ai quali va preventivamente valutata la modalità di gestione dei dati in esso contenuti come precisato più avanti, per la raccolta separata degli elaborati degli alunni e dei verbali delle riunioni degli organi collegiali, qualora svolte a distanza, in modo da garantire la corretta conservazione degli atti amministrativi e dei prodotti stessi della didattica.

MIUR – Linee guida per la Didattica digitale integrata

In questo articolo analizzerò una serie di problematiche che potrebbero sorgere in seguito alla predisposizione di un repository (archivio) per gli atti prodotti dagli studenti (compiti, verifiche e altri documenti). In un prossimo articolo proporrò una POSSIBILE SOLUZIONE.

Sono ormai trascorsi quasi 12 mesi di didattica a distanza o di didattica digitale integrata e ogni docente ha accumulato una quantità elevata di file prodotti dai propri alunni con i compiti e le verifiche che in questo periodo sono state effettuate. Questi documenti vanno archiviati in un repository che la scuola mette a disposizione, grazie anche alla collaborazione degli animatori e dei team digitali.

Purtroppo realizzare un archivio per i documenti prodotti durante la DAD o la DID che garantisca la corretta conservazione degli atti amministrativi non è di semplice soluzione.

Creare un repository (archivio) per la didattica

Per la sua realizzazione occorre risolvere almeno i seguenti problemi:

QUALE TIPOLOGIA DI ARCHIVIO UTILIZZARE? FISICO O DIGITALE? IN CLOUD O IN LOCALE?

L’archivio in locale presuppone che tutti gli atti da archiviare siano cartacei, ma, in un periodo di DAD, i docenti avranno solamente dei documenti digitali.

In questo caso come si potrebbe procedere? Occorrerà stampare tutti i documenti con uno spreco enorme di carta? Si pensi alle verifiche effettuate con i Moduli Google quando per la stampa di un solo questionario potrebbero essere necessari fino a 10/15 fogli.

La risposta viene da se. Per contenuti digitali vanno necessariamente utilizzati supporti magnetici o ottici (memorie di massa), possibilmente in cloud in modo da garantire una maggior sicurezza circa eventuali smarrimenti o danneggiamenti dei dispositivi e una migliore semplicità di accesso. Un archivio in cloud può essere consultato con qualsiasi dispositivo, dal pc allo smartphone e da qualsiasi località.

CHI HA ACCESSO ALL’ARCHIVIO?

Uno o pochi docenti potrebbero essere incaricati di gestire e inserire ordinatamente tutti i file prodotti dalla scuola nell’archivio digitale. Questa soluzione comporta sicuramente un elevato grado di sicurezza circa l’accesso agli archivi e un basso rischio di manomissione dei dati in essi contenuti. Ma ciò pone i seguenti interrogativi:

  • Quale docente sarebbe disposto a caricare in un archivio digitale diverse migliaia di file prodotti dagli studenti della scuola?
  • Quanto tempo sarà necessario per archiviare e ordinare i dati?
  • Come dovrebbe essere retribuito il docente responsabile dell’archivio?

Una soluzione alternativa potrebbe essere quella di permettere a tutti i docenti (o un gruppo consistente di insegnanti, per esempio i coordinatori di classe) di aver accesso all’archivio per caricare i file prodotti dai propri studenti. Ciò comporta un forte problema di sicurezza. Un insegnante caricando i propri documenti potrebbe compromettere l’integrità di quelli già archiviati dagli altri colleghi. La privacy in questa situazione è inesistente. Ogni docente può accedere, consultare, copiare, scaricare, cancellare, modificare i documenti di tutti gli altri.

Emergono inoltre altri dubbi come i seguenti: tutti gli insegnanti della scuola sono in grado di caricare file in cloud? Con quale ordine saranno archiviati i file? Tutti i docenti ordineranno i file allo stesso modo e sarà pertanto semplice rintracciare qualsiasi documento?

QUALE ORDINE USARE PER I FILE DA ARCHIVIARE IN MODO DA FACILITARNE IL RECUPERO?

Potrebbe essere necessario raggruppare i documenti per anno scolastico, per classi, per materia o docente, e ordinarli per data di inserimento o per data della prova?

Oppure, si potrebbe realizzare una tabella con un indice con i dati principali di ogni documento in modo da recuperarlo velocemente; nella tabella potrebbero essere inseriti anche dei link ai file archiviati?

Creare un repository (archivio) per la didattica

CONCLUSIONI

Se siete arrivati a leggere sino a qui avrete compreso che le problematiche relative alla creazione di un repository per archiviare le verifiche prodotte dagli studenti durante la didattica a distanza sono molte e complesse. Esse inoltre implicano aspetti relativi alla sicurezza dei dati, alla privacy, alle tempistiche, al tipo di organizzazione (ordinamento), ai costi e al recupero dei file.

Occorre quindi trovare una soluzione che riesca a risolvere tutti i problemi sopra evidenziati.

Quale potrebbe essere la soluzione?

Nell’articolo Come creare un archivio (repository) in cloud per le verifiche fatte in DaD suggerisco una semplice soluzione in grado di risolvere tutte le problematiche qui evidenziate.

Come creare un archivio (repository) in cloud per le verifiche fatte in DaD