Atelier creativi

Atelier_CreativiIl Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) prevede per le scuole del primo ciclo la creazione degli “Atelier Creativi”. La realizzazione degli atelier creativi e per le competenze chiave è finanziata, ai sensi dell’articolo 1, commi da 56 a 62, della legge 13 luglio 2015, n. 107 (c.d. “La Buona Scuola”).

Ma … cosa sono gli “Atelier Creativi”. Con questo primo articolo, proverò a spiegarlo nelle righe seguenti, sintetizzando quanto indicato nel PNSD.

Obiettivo degli Atelier Creativi

dotarsi di spazi innovativi e modulari dove sviluppare il punto d’incontro tra manualità, artigianato, creatività e tecnologie. In questa visione, le tecnologie hanno un ruolo abilitante ma non esclusivo: come una sorta di “tappeto digitale” in cui, però, la fantasia e il fare si incontrano, coniugando tradizione e futuro, recuperando pratiche ed innovandole. Scenari didattici costruiti attorno a robotica ed elettronica educativa, logica e pensiero computazionale, artefatti manuali e digitali, serious play e storytelling troveranno la loro sede naturale in questi spazi in un’ottica di costruzione di apprendimenti trasversali” (PNSD – Azione #7, pag. 50).

Aule-laboratorio

Dall’obiettivo del PNSD comprendiamo che sono aule-laboratorio per la realizzazione di video, di apps e giochi, di arte e musica digitale. Lo scopo è quello di riportare a scuola il fascino dell’artigianato integrato con i progressi delle tecnologie digitali. In queste aule verrà realizzata una didattica attiva basata sullo storytelling (“raccontare” in forma narrativa strutturata) e sul serious play.

Essi potranno rappresentare uno stimolo all’innovazione della didattica delle discipline standardizzate e, gradualmente, di tutta la dinamica scolastica, nell’ottica di un più profondo cambiamento educativo e culturale.

Nuova progettazione d’istituto

Per la realizzazione di questi ambienti innovativi occorre una nuova progettazione di istituto. Pertanto, l’acquisto delle dotazioni arriverà in un tempo successivo a quello della progettazione.

Quali saranno le fasi del progetto

  1. l’idea: pensare alla propria scuola come un ambiente dove fare esperienze per le competenze; che incoraggi la creatività, la manualità, il gioco, l’uso critico dei media e il pensiero progettuale usando anche le tecnologie;
  2. Il design delle competenze attese: per le ore curricolari l’atelier può essere pensato per realizzare progetti basati sulla didattica per competenze; ma può essere anche uno spazio per la comunità, con apertura al territorio e ai genitori o a studenti di altre scuole. Negli atelier si potranno aggregare gruppi verticali, dall’infanzia alla secondaria di primo grado; oppure, anche attraverso dinamiche cooperative e collaborative, gruppi aperti o orizzontali su più classi. 
  3. La progettazione partecipata: sarà necessario effettuare un lavoro di progettazione partecipata coinvolgendo oltre ai docenti e agli studenti – con livelli di protagonismo a seconda dell’età –, varie e specifiche professionalità (tecnologi, artigiani, architetti, ecc). Potranno realizzarsi interazioni con altre realtà territoriali quali spazi di coworking, fab lab, incubatori, università, centri di ricerca, associazioni per favorire un utilizzo condiviso delle risorse.

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